giovedì 23 giugno 2011
BASTIA UMBRA, SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA': " IL LAVORO VIENE PRIMA DEL SOTTOPASSAGGIO "
In attesa della conferenza stampa del Partito Democratico che si terrà nella sede del Pd alle 18.30 di oggi pomeriggio, anche Sinistra Ecologia Libertà interviene in merito al Paim Franchi, lanciando all’amministrazione una proposta per avviare da subito la delocalizzazione delle officine.
«Durante l’ultima assemblea del circolo Sandro Pertini di Sinistra Ecologia e Libertà di Bastia Umbra tenutasi lunedì scorso - afferma nella nota il portavoce Stefano Paffarini -, si è deciso di replicare alle polemiche che sono sorte negli ultimi giorni e di fare il punto sulla situazione attuale, soprattutto sui punti più rilevanti.
Prendiamo spunto dalla replica dell’assessore Livieri, che giustifica la nuova spesa di 150mila euro per la revisione del Prg in quanto negli anni passati sono stati “sprecati” oltre 800mila euro (rif. comunicato stampa del Pdl del 16/06/2011) senza portare risultati rilevanti.
Premettendo che tali affermazioni sono molto discutibili, questo modo di fare ci fa venire in mente la frase “Se una cosa sbagliata la fanno in tanti, diventa giusta”. Questo modo di fare politica non ci appartiene e pertanto speriamo che il risveglio socioculturale che è nato soprattutto nei più giovani si diffonda in tutta la popolazione.
Quanto al Paim Franchi, riaffermiamo convintamente i nostri dubbi: sempre dalla nota del Pdl sopra citata, infatti, finalmente leggiamo chiaramente l’ammissione che per far partire il progetto, sia necessaria un’altra “mano” da parte dell’amministrazione (oltre a quanto già data dalla precedente con voto bipartisan!) dato che le risorse economiche per delocalizzare arriveranno solo dopo aver costruito e venduto i nuovi edifici.
Dato che normalmente chi acquista un’area la prende con tutti i “vincoli” esistenti, non vediamo la motivazione perché oggi la comunità debba essere chiamata in causa come “salvagente”.
L’iter temporale suggerito dal Comune è quello di costruire il sottopassaggio in via Firenze (progetto in essere da prima, anche se in parte differente), costruzione degli edifici nell’area Franchi e poi in seguito (quando sarà rientrato l’investimento) delocalizzare l’attività. A questo punto ci viene di suggerire che i soldi da dover spendere per il sottopassaggio, siano dirottati per trasferire l’attività (la priorità per noi è il lavoro, non dimentichiamoci che oltre 50 famiglie vivono di ciò), e in seguito gli utili derivanti dall’attività immobiliare, da utilizzare per il sottopassaggio.
Non si può barattare la delocalizzazione come conseguenza del sottopassaggio.
Per concludere vogliamo chiedere all’amministrazione quale sia lo scenario nell’eventualità che si realizzi un nuovo impianto in Ospedalicchio e dopo un breve periodo l’attività sia dismessa: non essendoci nella convenzione in atto altre clausole se non il divieto di cedere e/o frazionare l’attività Franchi Spa, ci troveremmo l’area ex-agricola, divenuta nel frattempo industriale, libera di andare sul mercato? Si tratterebbe di una “terza mano”?»
Stefano Paffarini
Portavoce SEL Bastia Umbra
Mercoledi 22 giugno 2011
http://www.vivereassisi.it/index.php?page=articolo&articolo_id=301712
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento