venerdì 9 dicembre 2011

NO ALL'AUMENTO DELL'ADDIZIONALE REGIONALE SULL'IRPEF. L'UMBRIA DIA ESEMPIO DI VERA EQUITA':






Anche in Umbria è giunto il tempo di prendere decisioni coraggiose e in controtendenza. E sarà su questa sponda che si misurerà il tasso di diversità tra il Governo tecnico liberista e una Giunta politica di Centrosinistra.  In primis sulle riforme, non più rinviabili e soprattutto non più eludibili con finti provvedimenti tampone.
Bisogna tagliare e ridurre drasticamente. Bisogna avere una politica del personale che sfoltisca i troppi apicali, dica basta alle tante ed inutili consulenze ed ottimizzi e valorizzi, con una visione unitaria, le professionalità presenti, fermando i concorsi inutili. E bisogna, soprattutto, rimodulare il piano di ristrutturazione endoregionale alla luce delle novità emerse dalla manovra Monti, a cominciare dalle funzioni delle Province, se verrà confermato il loro ridimensionamento. Se diminuiscono i livelli elettivi, quelli intermedi devono dimagrire, se non addirittura sparire.
Ma la diversità si vedrà sulle vicende legate ai servizi sociali in generale e alla sanità in particolare. I tagli governativi possono essere coperti in due maniere. Sforbiciando le spese inutili e superflue o aumentando l’addizionale irpef. Se la manovra Monti, come dicono tutti i partiti del centrosinistra è iniqua, quella Marini deve, per forza di cose, seguire altre strade. Deve ricorrere a provvedimenti strutturali come la razionalizzazione vera di Asl e aziende e, prendendo esempio dalla Toscana, a provvedimenti straordinari, come il taglio consistente del premio di risultato dei dirigenti.
Per mettere nuove tasse e aumentare le accise basta la ragioneria. Per fare cose giuste ed in favore delle classi meno abbienti ci vuole tanta politica e più sinistra.

Perugia, 6 dicembre 2011

Gigi Bori,
Coordinatore  regionale di Sinistra Ecologia Libertà

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