domenica 7 marzo 2010

NICHI VENDOLA: " SABATO 13 MARZO 2010 CI SAREMO, PER LE REGOLE E PER DIFENDERE l'ARTICOLO 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI ".



Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, leader di Sinistra, Ecologia e Liberta’, ha sentito telefonicamente poco fa il segretario del Partito democratico Pier Lu...igi Bersani, a proposito del decreto legge sulle elezioni regionali di Lazio e Lombardia deciso ieri dal Consiglio dei Ministri. Lo ha riferito poco fa lo stesso governatore uscente ai giornalisti, prima di una manifestazione in corso al teatro Piccini di Bari insieme al sindaco Michele Emiliano. “Alla manifestazione di sabato prossimo -ha spiegato Vendola ai giornalisti- ci saremo. Bisogna condividere la piu’ ampia mobilitazione e una piattaforma che colleghi i due aspetti della crisi italiana: la crisi sociale e la crisi democratica. La crisi sociale, che con questo ulteriore scippo ai diritti dei lavoratori, raggiunge un picco particolarmente acuto, e la crisi democratica che con questo atto di fascismo del consiglio dei Ministri ci regale un inedito nella storia del Paese”.“Questo decreto e’ un atto di gravita’ inaudita, e’ un pezzo di fascismo. Io penso che dobbiamo restare sul terreno della critica aspra e radicale alla grande truffa che e’ stata costruita dal governo Berlusconi”. Cosi’ il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha risposto a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano di commentare l’ipotesi di empeachment avanzata dal leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Il governatore uscente partecipa al teatro Piccini di Bari a una manifestazione elettorale, insieme al sindaco del capoluogo pugliese, Milchele Emiliano.Secondo Vendola non si puo’ “pensare per legge di sterilizzare altre leggi, pensare di usare un decreto per decretare che l’autentica delle firme e i timbri sono un formalismo inutile, pensare cosi’ di poter dare un colpo allo stato di diritto. Questo decreto e’ inaccettabile -ha proseguito Vendola- e fa il paio con gli interventi legislativi che hanno cambiato lo statuto dei diritti dei lavoratori. Da un lato -ha sottolineato- si colpisce alle fondamenta la civilta’ del lavoro, cancellando l’impossibilita’ di licenziare se non per giusta causa, dall’altro si cambiano le regole del gioco di una partita in corso, rendendo possibile retroattivamente cio’ che la legge considera impossibile. Siamo davvero -ha concluso- ai colpi di coda pericolosi e violenti di un regime ormai al suo capolinea”.

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

Nessun commento:

Posta un commento