venerdì 18 marzo 2011

2 SI PER L'ACQUA BENE COMUNE: IL 26 MARZO TUTTI A ROMA.





La campagna referendaria entra nel vivo e il popolo dell'acqua torna in piazza con una grande Manifestazione Nazionale il 26 marzo, promossa dal Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune e dal Forum dei Movimenti per l'Acqua, e alla quale stanno aderendo moltissime realtà rappresentanti dell'ampio arco sociale che si riconosce nella difesa dei beni comuni. La partenza è da Piazza della Repubblica alle ore 14.00 per concludere in Piazza San Giovanni con il concerto degli artisti per l'acqua. Siamo convinti che una vittoria dei Sì ai referendum della prossima primavera possa costituire una prima e fondamentale tappa, contro la privatizzazione dell'acqua e in difesa dei Beni Comuni. Per questo chiamiamo tutte le donne e gli uomini a partecipare ad una manifestazione aperta, allegra e plurale. Per lanciare la vittoria dei Sì ai referendum per l’acqua bene comune. E per dire che un’altra Italia è possibile
.


http://www.referendumacqua.it/

VOTA SI PER FERMARE IL NUCLEARE.




Si è costituito il Comitato Nazionale  referendario “Vota SI per fermare il nucleare”, aperto a tutte le organizzazioni e ai cittadini che intendono opporsi al ritorno all’energia dell’atomo. Lo schieramento unitario e trasversale intende coinvolgere i cittadini nel respingere per la seconda volta nella storia del Paese la scelta nucleare per incentivare, invece, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e il risparmio energetico.

Inutile, rischioso e controproducente: sono questi i principi alla base del Comitato “Vota si per fermare il nucleare” che opererà per promuovere capillarmente sul territorio il diritto di partecipazione democratica a questa scelta del Paese.

Secondo il comitato, infatti, il nucleare non serve all’Italia, dal momento che il Paese ha una potenza elettrica installata di più di 100.000 megawatt, mentre il picco di consumi oggi non supera i 57.000 megawatt.  Ma il nucleare non ridurrebbe neanche la dipendenza energetica dall’estero, perché l’Italia sarebbe costretta ad importare l’uranio, oltre alla tecnologia e ai brevetti.

La scelta dell’atomo continua, poi, ad essere rischiosa : anche per i reattori di terza generazione EPR in costruzione sono emersi, infatti, gravi problemi di sicurezza, come hanno denunciato, a novembre 2009, le Agenzie di Sicurezza di Francia, Regno Unito e Finlandia. Senza considerare che ancora non è stato risolto il problema di dove depositare in modo sicuro e definitivo le scorie.

L’energia nucleare è infine costosa e controproducente per le tasche dei cittadini e per l’economia del Paese. Per tornare all’atomo, infatti, bisognerebbe ricorrere a fondi pubblici e garanzie statali, quindi alle tasse e alle bollette pagate dai cittadini. Tutte risorse importanti, sottratte ai finanziamenti per la ricerca, per l’innovazione tecnologica, alla diffusione dell’efficienza energetica e le energie rinnovabili, quindi ad investimenti più moderni e incisivi da un punto di vista ambientale e occupazionale.

Secondo il Comitato, dunque, non c’è bisogno di nuova energia nucleare, ma semplicemente di incentivare la crescita delle fonti rinnovabili in sostituzione di quelle fossili: solo con la nascita di una vera e propria rivoluzione energetica, capace di contrastare i cambiamenti climatici, di innovare processi e prodotti sarà infatti possibile dare risposte concrete alla crisi economica.

Le adesioni al Comitato “Vota si per fermare il nucleare” sono aperte a cittadini, associazioni e organizzazioni che intendono aderire.

Contattaci per comunicare la tua adesione come singolo o a nome di una organizzazione.


http://www.fermiamoilnucleare.it/

COMUNICATO STAMPA




AsiCuba Umbria 18 marzo alle ore 14.43


Dal 20 al 22 Marzo avremo l'onore di ospitare a Perugia CAMILO GUEVARA MARCH figlio del Comandante Ernesto Che Guevara, in rappresentanza del "Centro de Estudios Che Guevara" de L'Avana.

Camilo Guevara, che è in Italia su invito di AsiCubaUmbria, dopo Perugia sosterrà altri incontri in Liguria e infine a Roma.



A Perugia l'evento centrale sarà l'incontro pubblico di lunedì 21, in cui si esaminerà il tema dell'attualità del pensiero di Guevara, la sua presa sulle giovani generazioni, a Cuba e nel mondo, la difesa della sua immagine dalla mercificazione.



Di se stesso, Camilo Guevara dice

… NON SONO CHE UN AMMIRATORE DELL’IMPRONTA DI MIO PADRE…



Lunedì 21 marzo 2011 – ore 21

Sala 110 Café - Università Perugia via Pascoli


AsiCubaUmbria

giovedì 10 marzo 2011

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ SCENDE IN PIAZZA IL 12 MARZO PER DIFENDERE LA COSTITUZIONE E LA SCUOLA PUBBLICA



Sinistra Ecologia e Libertà aderisce alla manifestazione nazionale in difesa
della costituzione e scende in piazza con tutti coloro che ritengono che la
coscienza nazionale risieda ancora nel nostro libro costituente. In un
momento storico in cui il governo di maggioranza sta dando forma ad un regime
che elimina la tripartizione dei poteri, smantellando la nostra costituzione
pezzo per pezzo attraverso un attacco frontale alle istituzioni,
depotenziando l'attività del parlamento (con la continua applicazione del
voto di fiducia), delegittimando la magistratura e togliendole i mezzi per
operare (processo breve), con un potere esecutivo espressione soltanto di un
mercato di scambi di favori, è necessario scendere in piazza per sostenere
la democrazia, la libertà e l’uguaglianza. Per (ri)affermare l'importanza
della scuola pubblica (articolo 34) e della libera manifestazione del
pensiero (articolo 21) , del diritto al lavoro (articolo 4) e alle pari
opportunità (articolo 3). Per ricordarci che lo Stato Italiano è laico,
pacifico e rigetta ogni forma di discriminazione. Sinistra Ecologia e
Libertà aderisce alla manifestazione nazionale in difesa della scuola
pubblica perché la scuola pubblica promuove la formazione dei cittadini
consapevoli e quindi è il presupposto fondamentale della democrazia. 150
anni fa oltre il 70% della popolazione era analfabeta, la scuola è stata uno
strumento fondamentale di unificazione, l’istruzione pubblica ha favorito
il processo di costruzione del nostro Paese. La scuola pubblica è aperta a
tutti e quindi è uno degli strumenti che possono rimuovere le disuguaglianze
di partenza e garantire a tutti le pari opportunità. La scuola pubblica per
un bambino è il luogo dell’ integrazione. Investire nella scuola pubblica
significa investire nel benessere e nel futuro del Paese Investire nella
scuola privata significa alimentare i privilegi e le disuguaglianze, togliere
ai “più poveri” per dare ai “più ricchi”. La scuola pubblica libera
e laica è il luogo del confronto delle idee! Sinistra Ecologia Libertà
Perugia www.selumbria.org