lunedì 24 dicembre 2012

BASTIA UMBRA: 200 FIRME RACCOLTE PER L'ARTICOLO 18






Comunicato stampa

Sono oltre 200 le firme raccolte a Bastia Umbra per chiedere l'indizione dei referendum sulle modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, sull'articolo 8 del decreto 138 del 2011, sul finanziamento pubblico ai partiti e sulla diaria dei parlamentari.

Un contributo importante al numero complessivo di firme raccolte in Umbria e a livello nazionale, che ad oggi, dopo solo due mesi di campagna, ci rende certi del raggiungimento delle 500mila firme necessarie.

Il Comitato Sinistra Bastiola “Lavoro, Reddito, Giustizia”, formato dai circoli di Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori e Sinistra Critica ha organizzato negli ultimi due mesi banchetti per la raccolta firme tutti i venerdì mattina in occasione del mercato settimanale, presenza che ha consentito di raccogliere umori e preoccupazioni delle persone che sentono sulla propria pelle il prolungarsi e l’acuirsi della crisi economica.

Riteniamo pertanto indispensabile continuare il nostro impegno affinché le problematiche del lavoro siano messe al centro della vita politica nazionale e locale, consapevoli che il lavoro è un diritto e senza diritti non esiste giustizia, equità e dignità per nessuno.

In questo momento è compito anche delle istituzioni locali favorire con politiche specifiche l’occupazione e lo sviluppo.

Ed inoltre è necessario incrementare il livello dei servizi sociali destinati ai singoli e alle famiglie.

È evidente che l’attuale giunta comunale non riesce, tra continui rimpasti e dimissioni, a mettere in agenda i problemi reali dei cittadini, ne tantomeno a trovare soluzioni anticrisi per rilanciare l’economia del territorio.


I circoli di Bastia Umbra di:

Sinistra Ecologia e Libertà
Partito della Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra
Italia dei Valori
Sinistra Critica

venerdì 12 ottobre 2012

PRIMARIE 2012 DEL CENTROSINISTRA: LA SOLITA ITALIA......OPPURE VENDOLA


COSTITUITO IL COMITATO REFERENDARIO SINISTRA BASTIOLA " LAVORO, REDDITO, GIUSTIZIA "



I circoli di Bastia di Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Sinistra Critica hanno costituito il Comitato Sinistra Bastiola “Lavoro, Reddito, Giustizia” che si impegnerà nei prossimi tre mesi nella raccolta delle firme necessarie per i referendum sul lavoro e per la legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito.
I due referendum sul lavoro riguardano l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 14 settembre 2011 n°148 e l’abrogazione delle modifiche introdotte dal governo Monti all'articolo 18 dello Statuto dei diritti dei Lavoratori.
Con i referendum vogliamo cancellare l’articolo 8 che permette la deroga dai contratti nazionali di lavoro tramite accordi sindacali raggiunti in sede aziendale e vogliamo ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori che il Governo Monti ha di fatto cancellato rendendo impossibile il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa.
Il significato della nostra battaglia per la difesa del contratto nazionale e dell’articolo 18, che sarà condotta in modo unitario dai partiti della sinistra, è chiaro: si tratta di restituire piena dignità alle lavoratrici e ai lavoratori, invertire un processo di smantellamento dei diritti collettivi e individuali di chi lavora.
 
Al tempo stesso riteniamo fondamentale appoggiare e lavorare per la proposta di legge per il reddito minimo garantito, consapevoli che c’è un mondo parallelo a quello dei lavoratori dipendenti fatto di giovani disoccupati e precari che oggi non hanno tutele né certezze; una realtà fatta di sfruttamento, lavoro nero, lavoro sottopagato, di cui sono vittime i giovani che solo nel nostro paese (e in Grecia) non godono di nessuna forma di reddito sociale.
Lavoro, reddito ma anche giustizia ed equità: ecco perché saranno raccolte anche le firme per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e per eliminare la diaria ai parlamentari.
Tutto questo a cominciare da sabato 13 ottobre, giornata nazionale di inizio della campagna referendaria. Si potrà firmare al nostro banchetto in Piazza Mazzini a partire dalle ore 16,00.
Il Comitato, aperto a nuove adesioni, fa appello alla società civile, ai lavoratori, ai giovani e a tutti coloro che credono ai valori del lavoro, della giustizia e dell’eguaglianza ed invita a firmare e a partecipare alle iniziative che saranno organizzate sul territorio sui temi oggetto della campagna referendaria.

Giovedi 11 ottobre 2012

ELEZIONI PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA, NICHI VENDOLA SI CANDIDA: " VINCERO' LA SFIDA CONTRO IL MONTI BIS ".







Nichi Vendola sarà in gara alle primarie del centrosinistra. Lo fa sapere lo stesso leader di Sel con un messaggio sul suo sito. "Per scacciare il fantasma del Monti bis e trasformare le primarie da ennesima faida di partito a occasione di svolta per il Paese. Accetto la sfida - conclude Vendola - per vincerla".

sabato 8 settembre 2012

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' NEL COMITATO REFERENDARIO PER SALVARE L'ARTICOLO 18 E I DIRITTI DEI LAVORATORI




"La battaglia referendaria per cancellare quelle norme che hanno profondamente leso la dignità ed i diritti dei lavoratori non può essere una battaglia solitaria o di propaganda. Apprezziamo quindi il segnale di apertura che oggi IDV ha deciso, allargando il comitato promotore ad altre forze politiche, sociali, sindacali,dalla         Fiom ed altre realtà dell’associazionismo".
Lo afferma Massimiliano Smeriglio, responsabile nazionale economia e lavoro di Sinistra Ecologia Libertà, annunciando l’adesione di Sel al nuovo comitato promotore che nei prossimi giorni depositerà i nuovi quesiti in Cassazione.
L’auspicio e l’impegno ora è che i referendum diventino un battaglia comune per tutto il centro-sinistra e che che si realizzi quindi la massima sinergia per portare a raccogliere le 500.000' firme necessarie, e per dare un segnale preciso che in un Paese civile e moderno non si può sfregiare lo Statuto dei lavoratori e non si possono stracciare i contratti collettivi nazionali di lavoro.

Venerdi 7 settembre 2012

giovedì 26 luglio 2012




Sinistra Ecologia Libertà
Circolo Bellaciao di Assisi


Comunicato stampa
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La recente delibera della regione Umbria ( 494 del 7 maggio 2012 ) proposta dall'assessore Rometti e approvata dalla giunta riapre una partita che sembrava definitivamente chiusa e rilancia l'ipotesi concreta della costruzione di un maxi impianto per la produzione di biogas a Costano che interesserà, per molti aspetti, gran parte del territorio della valle Umbra Nord e i comuni di Bastia Umbra, Assisi, Bettona, Cannara.

La furbesca riduzione da 500 a 300 metri della distanza di tale insediamento dalle abitazioni (alcune delle quali censite come beni storico-culturali di notevole pregio) e la possibilità di poter utilizzare senza limiti certi di provenienza le materie prime necessarie per il funzionamento  dell'impianto rimette in gioco gli interessi di pochi a danno dell'intera collettività.

E' notizia certa infatti che la società Sebigas proprio in questi giorni, approfittando della nuova normativa regionale, ha gia ripresentato al sindaco del comune di Bastia Umbra un nuovo progetto per la realizzazione di una altra grande struttura che utilizzerà le biomasse per la produzione di biogas.

Sinistra Ecologia Libertà ha più volte ribadito a tutti i livelli, dai circoli territoriali agli organismi provinciali e regionali del partito,la sua posizione: si alla incentivazione di energia pulita da biomasse dove già esistono grandi quantità di  scarti di lavorazione della filiera agricola e zootecnica, no alla nascita su larga scala di colture dedicate esclusivamente a questo scopo e soprattutto no all'utilizzo di materie prime di provenienza incerta che oltre al  possibile rischio  di riciclo e smaltimento di materiali pericolosi vanificano di fatto, con una massiccia produzione di CO2 attraverso il trasporto e la movimentazione, l'impegno e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Sinistra Ecologia Libertà sta in maniera coerente, sin dall'inizio, con il Comitato  di Costano che si batte da tempo contro la costruzione nella pianura di questo impianto a biomasse e  sostiene convintamente le ragioni dei tanti cittadini che si stanno impegnando in questa giusta rivendicazione.

E' necessario  adesso che anche  tutti i soggetti istituzionali interessati facciano in tempi brevi grande chiarezza su questa vicenda.

Per questo motivo chiediamo alla Giunta Regionale ed alla Presidente Marini di ritirare la deliberazione 494 e di aprirsi al confronto con la società e i movimenti locali su  queste tematiche  che sono molto sentite dalla cittadinanza.

Il comune di Bastia Umbra accelleri , come  già approvato da tutte le forze politiche locali senza eccezioni , nell'adozione di un Piano energetico ambientale a livello comunale  dove si mettano paletti precisi per evitare insediamenti anomali e localmente non sostenibili di strutture per la produzione di energia.

L'amministrazione di Assisi confermi  e ribadisca la posizione già assunta in passato  con un deciso no alla realizzazione dell’impianto a biomasse la cui costruzione insiste anche in una parte di territorio di sua competenza.

Giovedi 26 luglio 2012

I ccordinatori:

Alessandro Comi
E-mail: ale_comi@yahoo.it

Maurizio Tomassini:
E-mail: maurizio_tomassini@tin.it

sabato 21 luglio 2012

ACQUA BENE COMUNE: HANNO VINTO LA DEMOCRAZIA E IL POPOLO DEI REFERENDUM


Sinistra Ecologia Libertà
Circolo Bellaciao Assisi


Comunicato stampa
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La Corte costituzionale ha bocciato l'articolo 4 della cosiddetta Manovra di Ferragosto 2011,
accogliendo il ricorso della Regione Puglia, fortemente voluto da Nichi Vendola e Sinistra
Ecologia Libertà.

Nessuna privatizzazione di acqua e servizi pubblici locali. La Corte Costituzionale salva il
Referendum dello scorso giugno. Lo fa dichiarando inammissibile l'articolo 4 del decreto legge
138 del 13 Agosto 2011 con il quale, il governo Berlusconi, aveva aggirato il risultato
referendario.

Salta quindi l'obbligo di cessione e messa a gara di tutti i servizi pubblici locali.
E' una grande vittoria per Sinistra Ecologia Libertà che in questi mesi insieme ai movimenti per
la difesa dei beni comuni è stata sempre in prima linea, non solo nella campagna referendaria ma
anche all'interno delle diverse amministrazioni locali per fermare le “scellerate” politiche
sulle privatizzazioni.

E' una grande vittoria soprattutto  per tutto " il popolo dell'acqua "  che anche ad Assisi,
Bastia Umbra, Bettona, Cannara aveva partecipato in maniera molto determinata e vincente prima
alla fase della  raccolta delle firme e poi alla campagna elettorale sui due referendum relativi
all'acqua pubblica come bene comune ottenendo anche in questi comuni risultati eccellenti sia in
termini di partecipazione attiva che di numeri.

La perseveranza della regione Puglia e del suo presidente Nichi Vendola nella battaglia
condotta, giorno dopo giorno, contro il tentativo di privatizzare i servizi pubblici
fondamentali per i cittadini e le comunità, ci ha dato ragione. Con questa sentenza, sono stati
cancellati gli interventi legislativi, in perfetta continuità e sintonia, prima del governo
Berlusconi e poi del governo Monti”.


Ma c’è di più : la sentenza della Corte Costituzionale si configura come un preavviso di
incostituzionalità dell’art 4 del decreto legge sulla spending review che mira a fissare gli
stessi identici limiti sulle società in house, contenuti nelle norme oggi abrogate.

Chiediamo  adesso che il Parlamento ne prenda atto immediatamente, cancellando questo obbrobrio
dell’art 4 che ha  oltretutto come unico effetto la disoccupazione per migliaia e migliaia di
lavoratori delle società in house.


Sabato 21 luglio 2012


I portavoce:

Alessandro Comi
E-mail: ale_comi@yahoo.it
Maurizio Tomassini:
E-mail: maurizio_tomassini@tin.it

sabato 14 luglio 2012

ASSISI: LA VOCE DELLE DONNE, ASSEMBLEA PUBBLICA


AD ASSISI GOVERNANO GLI UOMINI: PROBLEMA DELLE DONNE
 O PROBLEMA DI  TUTTI ?

Mercoledì 18 luglio, alle ore 21, si svolgerà al Parco Cesaretti di Petrignano. La voce delle donne, un incontro per parlare del mancato rispetto della parità di genere nella giunta comunale di Assisi.

La politica ad Assisi? Non certo un affare per donne. Si potrebbe sintetizzare in questa frase la posizione del sindaco Claudio Ricci che, costretto dal Tar a sciogliere una giunta comunale che non teneva conto del principio delle pari opportunità, ha nel giro di pochi giorni riproposto gli stessi 5 assessori uomini, dichiarando che “pur avendo rilevato alcune disponibilità di donne, non si sono evidenziate le condizioni richieste di esperienza ed immediata operatività”.
È forse una semplice questione di miopia? Ricci non è in grado di vedere le competenze femminili, non è in grado di riconoscerle? Eppure donne meritevoli e competenti ad Assisi ci sono e basterebbe che Ricci aprisse anche solo leggermente gli occhi per trovare donne perfettamente in grado di eguagliare se non superare i suoi assessori uomini. Oppure la realtà è un’altra: Ricci non le vuole trovare? Per parlare delle scelte dell’attuale governo di Assisi su un tema che ha a che fare con i diritti delle donne e con la coscienza civile del nostro Paese e per promuovere azioni positive per il rispetto della democrazia paritaria anche nel nostro comune, mercoledì 18 luglio alle ore 21 si svolgerà al Parco Cesaretti a Petrignano l’incontro LA VOCE DELLE DONNE. Ad Assisi governano gli uomini: problema delle donne o problema di tutti? organizzato dalle associazioni, dai partiti e dai promotori del ricorso per il rispetto della parità di genere nella giunta comunale di Assisi.Parteciperanno all’incontro donne che rivestono un ruolo politico in amministrazioni comunali confinanti: con il racconto della loro esperienza dimostreranno che la politica è anche “un affare per donne” e che oggi è più che mai importante che le donne impongano a questa politica di rimettere in discussione i vecchi equilibri nella gestione del potere. Perché la parità di genere è un principio che apre la strada al passaggio da una democrazia dimezzata a una democrazia compiuta e perché le città amiche delle donne sono città migliori per tutti.

Associazione “GYLANIA”
Associazione “OSSIGENO”
Associazione “DONNE PER LE DONNE”
Associazione “COMITATO INTERNAZIONALE 8 MARZO
Associazione “FARE INSIEME”










lunedì 9 luglio 2012

ECOFESTA DI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'. FOLIGNO (PG) - 12-15 LUGLIO 2012. VIA MENTANA - TAVERNA RIONE PUGILLI.




ECOFESTA DI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
FOLIGNO (PG) - 12-15 LUGLIO 2012
VIA MENTANA - TAVERNA RIONE PUGILLI
PROGRAMMA
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GIOVEDI’ 12 LUGLIO
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Conducono la serata: Salvatore Savastano (Coordinatore Sel Foligno) e Marco Trivelli (Coodinatore Sel Trevi)
ore 17.30
Saluti di apertura della festa
ore 18.00
presentazione del libro
Porto Franco
Politici, manager e spioni nella repubblica della ’ndrangheta
intervengono:
Francesco Forgione (Autore del libro, ex presidente della Commissione antimafia)
Alfonso Russi (Libera Foligno e Consulente DDA)
Celeste Costantino (Associazione Da Sud)
coordina
Giacomo Simoncelli (Libera Foligno)
ore 21.30
CRUCISEL: Le parole crociate della sinistra
Ore 22.30
Concerto
GIOVANNI GUIDI (piano solo)

VENERDI’ 13 LUGLIO
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conducono la serata Matteo Santarelli (Consigliere Comunale Foligno) e Maria Pia Barbini (Sel Trevi)
ore 17.30
CAMBIA LA CITTA’
Le proposte per una città migliore
Intervengono le associazioni di volontariato sociale e culturale
Ore 22.00
Concerto
L’ORA DI LIBERTA'
Tributo a F. De Andrè

SABATO 14 LUGLIO
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Conducono la serata Elisabetta Piccolotti (Presidenza Nazionale Sel e Assessore Comune di Foligno) e Ivano Bruschi (Consigliere Comunale Foligno)
ore 17.30
Seminario di formazione
Il NOSTRO WELFARE: REDDITO GARANTITO IN ITALIA E EUROPA
proiezione del video ‘Reinventare il welfare state – una prospettiva europea’
interventi di:
Sandro Gobetti – BIN ITALIA (Basic Income Network Italia)
Titti Di Salvo – Presidenza Nazionale Sel (Portavoce Forum Ambiente Economia Lavoro)

ore 21:30
SEL incontra la redazione di Pubblico, con Luca Telese,Francesca Fornario e tanti altri....

ore 22.30
musica e djset


DOMENICA 15 LUGLIO
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Conducono la giornata Beatrice della Longa e Michele Cesaretti (Gruppo giovani Sel Foligno)
ore 11.30  (partenza dal Rione Pugilli)
SAFARI FOTOGRAFICO IN BICI
I problemi della città attraverso le immagini.
ore 13.00
L'Italia sono anch'io e...anch'io t'invito a tavola...
Sapori e colori? Molteplici!
Il costo? Facciamo finta d'esser ricchi! Solo quello che vuoi e puoi!
ore 17,00
Serata Bowie vs Ramones
concerto di:
Clitoriders
Mighties
Redento Duo
Li Camp
e tanti altri ancora
Ore 21,30
LA PARTITA DEL CAMBIAMENTO:
Luca Telese intervista
Nichi Vendola

TUTTE LE SERE:
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RISTORANTE (2 diversi menù fissi, 15 euro bevande escluse),
PANINOTECA,
BAR.

COS’E’ UN’ECOFESTA?
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La cosiddetta gerarchia dei rifiuti  dalla direttiva 2008/98/CE stabilisce queste priorità:   1.prevenzione, 2.riutilizzo, 3.  riciclaggio e considera marginali il recupero energetico e lo smaltimento.  Un'ecofesta è proprio questo: adottare comportamenti sostenibili per prevenire la produzione di rifiuti grazie alle stoviglie riutilizzabili   e il riutilizzo degli spazi di una  taverna,  ridurre  energia usando cibi a filiera corta e infine riciclare partendo dalla  raccolta differenziata dei rifiuti organici (cibo e stoviglie compostabili),   carta, vetro e plastica, se c'è!







domenica 17 giugno 2012

C'E' UN'ITALIA MIGLIORE.ISCRIVITI E SOSTIENI LA BUONA POLITICA.

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'.
CIRCOLO SANDRO PERTINI DI BASTIA UMBRA

Ci vorrebbe la politica.

La "buona" politica che sa farsi carico di un progetto di società, che punta dritta sul cambiamento, che sa raccogliere attorno a sé risorse morali e culturali, produttive e sociali.

Una politica che pensi e pratichi se stessa dentro il luogo dei bisogni reali dei cittadini, lasciandosi del tutto alle spalle quel cumulo di privilegi che l'hanno snaturata ed entro cui si è in gran parte perduta.

Bisogna essere in tante e tanti per decidere che il cambiamento necessario è praticabile. Per costruire assieme quel luogo.

ISCRIVITI E SOSTIENI LA BUONA POLITICA


Per il tesseramento online:
http://www.sinistraecologialiberta.it/tesseramento2012/

Nichi Vendola: perché iscriversi a Sinistra Ecologia Libertà:

http://youtu.be/BFQMUQN9HmY

martedì 1 maggio 2012

MAYDAY




Mayday: grido d’aiuto. La parola che per convenzione si fa risuonare nell’etere per chiedere immediato soccorso. In questo primo maggio 2012, i lavoratori italiani avrebbero tutto il diritto di lanciare la loro accorata richiesta di soccorso urgente. Dopo un lungo e metodico assedio, sono adesso esposti a un’offensiva frontale che mira a espugnare una volta per tutte proprio le conquiste che il primo maggio aveva per lunghi decenni celebrato. Senza più diritti, di nuovo, come 200 anni fa, considerati merce, e nemmeno delle più preziose.
Sotto le bandiere bugiarde della modernizzazione si sta operando un gigantesco balzo all’indietro. L’obiettivo già in buona parte raggiunto, è riavvolgere il nastro della storia per tornare alla situazione di due secoli fa, prima della nascita del movimento operaio, sino a un lavoro riportato alla condizione di schiavismo imbellettato e mercato delle braccia. I giovani, costretti a subìre la tirannia del precariato, senza sicurezze per il presente né garanzie per il futuro, condannati a vivere sul filo del raosio e senza mai poter progettare nulla, ne sono le prime vittime.
Questa offensiva, iniziata sotto le bandiere populiste dei governi Berlusconi ma proseguita e intensificatasi con quello tecnocratico di Mario Monti, non ha per obiettivo solo i rapporti di lavoro. Ambisce a razziare l’intero edificio sociale che intorno al conflitto sociale e in virtù del conflitto ingaggiato dai lavoratori era stato costruito in Europa. Quel grido di aiuto, “Mayday. Mayday”, i lavoratori italiani avrebbero ragione di lanciarlo anche in veste di pensionati portati alla fame, di genitori degli studenti di una scuola pubblica cinta d’assedio, di donne e uomini lasciati ogni giorno di più senza assistenza sanitaria.
L’attacco al cuore della democrazia, portato alle sue estreme conseguenze con l’imposizione dall’alto di un esecutivo più simile a una giunta che a un governo, completa una triade omogenea e inseparabile. Nel corso di due secoli la conquista dei diritti dei lavoratori aveva comportato l’allargarsi di quelli politici. Cancellati i primi, i secondi restano come sospesi nel vuoto e destinati a seguirne presto la sorte. Anche come cittadini, i lavoratori italiani hanno motivo di chiedere aiuto.
Solo che l’aiuto di cui tutti abbiamo bisogno può venire solo da noi stessi. I diritti che i lavoratori avevano ottenuto con il conflitto possono essere riconquistati, ampliati, adeguati alle esigenze del presente, solo con il conflitto.
Non è ingenua la campagna con la quale da mesi l’informazione e la politica martellano ripetendo che a questo modello non c’è alternativa. Quella strategia mediatica sapiente e menzognera mira a diffondere scoraggiamento e rassegnazione. Invece non siamo isolati né deboli. Siamo il 99% della popolazione e il nostro futuro è ancora nelle nostre mani.
Buon primo maggio a tutte e a tutti!




martedì 24 aprile 2012

BASTIA UMBRA: IL CENTROSINISTRA CELEBRA IL 25 APRILE RICORDANDO I FRATELLI CERVI.



Il 25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismo, tutti i partiti del centro sinistra di Bastia invitano i cittadini a ricordare e celebrare insieme questa giornata, che ha segnato il culmine del risveglio e del riscatto morale del popolo italiano dopo la dittatura fascista.
Nell’ambito dei festeggiamenti che si svolgeranno per tutta la giornata presso il Centro sociale di Villaggio XXV aprile, il centro sinistra organizza uno spettacolo dal titolo “I miei sette figli erano i fratelli Cervi” di e con Gianni Micheli.
Si tratta di un reading musicale dedicato all’autobiografia di Alcide Cervi, documento fondamentale dell’epopea partigiana italiana, che ricorda la vita e il sacrificio dei fratelli Cervi, passato alla storia grazie al racconto del padre.
Con questa grande storia italiana vogliamo non solo ricordare il sacrificio di tanti ragazzi e ragazze ma anche mettere al centro il tema della “soglia democratica” nel nostro Paese, spesso varcata da pronunciamenti e pratiche apertamente neofascisti, xenofobi, al di fuori della legalità costituzionale.
Riteniamo necessario ristabilire un punto fermo di fronte alle derive contrarie allo spirito antifascista della Repubblica, che negli ultimi tempi si sono motiplicate anche nel nostro territorio.
I valori di uguaglianza, democrazia e giustizia sociale ai quali si ispira la nostra Costituzione, frutto della Resistenza, devono tornare ad orientare l’azione quotidiana dei partiti e dei cittadini e rappresentano l’unica via d’uscita dalla crisi della politica che pericolosamente ci investe e che si può superare solo con un rinnovato impegno da parte di tutti.
L’appuntamento è per le ore 17,30 ad ingresso gratuito. Prima, alle ore 17.00, ci sarà un intervento di Giovanni Simoncelli segretario provinciale dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia).

Sinistra Ecologia Libertà
Partito Democratico
Sinistra Critica
Federazione della Sinistra
Italia dei Valori
Partito Socialista Italiano

Martedi 24 aprile 2012

Vivere Assisi

sabato 21 aprile 2012

LA CENTRALE A BIOMASSE DI COSTANO NON SI FARA'. ADESSO SERVE UN PIANO COMUNALE SULLE ENERGIE RINNOVABILI.


Comunicato stampa
La centrale a biomasse a Bastia Umbra,  non si farà: questa la decisione emersa nell'ultima Conferenza dei  servizi che ha decretato lo stop definitivo alla realizzazione di un impianto industriale da 1 mw. Grazie all'impegno  del Comitato per la difesa dell'ambiente di Costano che per tanti mesi ha saputo rappresentare le proteste e le proposte di migliaia di cittadini si chiude positivamente e in maniera definitiva questa vicenda in un territorio che negli ultimi decenni ha già pesantemente pagato sul piano ambientale  per scelte politiche e amministrative errate e, in alcuni casi, per gravi violazione delle leggi esistenti, vicende queste sulle quali da tempo è già intervenuta con decisione la magistratura.
 
Il Circolo Sandro Pertini di Sinistra Ecologia Libertà, ha sostenuto fin dall'inizio questa mobilitazione popolare, tra l'altro trasversale rispetto alle appartenenze politiche dei singoli cittadini, evitando di mettere in campo inutili protagonismi di partito ma privilegiando invece il merito e i contenuti della protesta. Adesso a Bastia Umbra la priorità diventa quella già indicata sempre  dallo stesso Comitato per la difesa dell'ambiente di Costano e sulla quale si è già avviata una interessante riflessione collettiva: la città ha bisogno di un serio e dettagliato piano comunale che privilegi in particolar modo il ricorso alle fonti di energia rivvovabili.

Sabato 21 aprile 2012

Il coordinatore
Stefano Paffarini  

BASTIA UMBRA, 25 APRILE 2012: READING MUSICALE " I MIEI SETTE FIGLI ERANO I FRATELLI CERVI ".




Mercoledì 25 aprile 2012
Ore 17.30
Centro Sociale Villaggio XXV Aprile
Via Monte Vettore
BASTIA UMBRA
Il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo, tutti i partiti del centro sinistra di Bastia invitano i cittadini a ricordare e celebrare insieme questa giornata, che ha segnato il culmine del risveglio e del riscatto morale del popolo italiano dopo la dittatura fascista.
Nell’ambito dei festeggiamenti che si svolgeranno per tutta la giornata presso il Centro sociale di Villaggio XXV aprile, il centro sinistra organizza uno spettacolo dal titolo “ I miei sette figli erano i fratelli Cervi” di e con Gianni Micheli. Si tratta di un reading musicale dedicato all’autobiografia di Alcide Cervi, documento fondamentale dell’epopea partigiana italiana, che ricorda la vita e il sacrificio dei fratelli Cervi, passato alla storia grazie al racconto del padre.
Con questa grande storia italiana vogliamo non solo ricordare il sacrificio di tanti ragazzi e ragazze ma anche mettere al centro il tema della “soglia democratica” nel nostro Paese, spesso varcata da pronunciamenti e pratiche apertamente neofascisti, xenofobi, al di fuori della legalità costituzionale.
Riteniamo necessario ristabilire un punto fermo di fronte alle derive contrarie allo spirito antifascista della Repubblica, che negli ultimi tempi si sono motiplicate anche nel nostro territorio.
I valori di uguaglianza, democrazia e giustizia sociale ai quali si ispira la nostra Costituzione, frutto della Resistenza, devono tornare a orientare l’azione quotidiana dei partiti e dei cittadini e rappresentano l’unica via d’uscita dalla crisi della politica che pericolosamente ci investe e che si può superare solo con un rinnovato impegno da parte di tutti.
L’appuntamento è per le ore 17,30 ad ingresso gratuito.

Sinistra Ecologia Libertà
Federazione della Sinistra
Partito Democratico
Italia dei Valori
Sinistra Critica
Partito socialista Italiano

sabato 7 aprile 2012

UN GOVERNO ACCECATO DALL'IDEOLOGIA



Di Francesco Ferrara,
Responsabile nazionale Organizzazione
Sinistra Ecologia Libertà

Le verità sulla soluzione del braccio di ferro sull’art. 18 la ha detta Mario Monti, con una brutalità e una franchezza che rivelano come per lui ci sia un solo consenso importante: quello delle banche e della finanza europea, certo non quello del popolo che governa. La verità è che, nella versione finale della controriforma dell’art. 18, a essere stata reintegrata è solo la parola reintegro, ma spogliata di ogni significato concreto: almeno questo al partito che gli permette con notevole sacrificio di restare a palazzo Chigi Monti non poteva negarlo. Nella sostanza non è stato reintegrato proprio niente.
Soprattutto non saranno reintegrati i lavoratori licenziati con motivazioni economiche. O meglio lo saranno, però, come spiega il legislatore medesimo, solo in casi “molto estremi e molto improbabili”. E’ il de profundis per l’art.18 e per i diritti dei lavoratori, che nessun governo, neppure quelli guidati da Silvio Berlusconi, aveva mai attaccato così frontalmente e a fondo.
Questa offesa alla dignità del lavoro e allo spirito della Costituzione italiana non sarebbe giustificabile neppure se sull’altro piatto della bilancia ci fossero davvero i risultati miracolosi per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione promessi dal presidente del consiglio. Ma non è così. La libertà di licenziamento non porterà nuovo lavoro e non porterà nuovi investimenti. Non è certo la rigidità del lavoro che impedisce la ripresa economica un Paese nel quale il mercato del lavoro è già tra i più flessibili e i meno garantiti d’Europa.
Dopo quattro mesi di ricette Monti, è ora di dire che non solo questa controriforma, ma anche quelle precedenti sono rimedi peggiori del male. Non solo non hanno aiutato e non aiuteranno la ripresa economica, ma da difficile che era la hanno resa impossibile.
Da un lato la tassazione dissennata e indiscriminata, gli aumenti incontrastati di beni essenziali, le mazzate inflitte a lavoratori e pensionati hanno depresso la domanda interna rendendo più grave e più radicata la recessione. Dall’altro la completa assenza di una politica industriale e una mancanza assoluta di prospettive strategiche rendono le prospettive di crescita una chimera e un miraggio.
Gli scioperi e le manifestazioni, a partire da quella unitaria del 12 aprile sui cosiddetti esodati, cioè su quei lavoratori lasciati dal governo in mezzo all’oceano senza neppure una canotto o un salvagente, non sono solo la sacrosanta e necessaria difesa di milioni di persone costrette a portare sulle loro spalle l’intero peso della crisi. La Cgil, la Fiom, a volte tutte le organizzazioni sindacali unite, le organizzazioni dei precari, i lavoratori che si muovono spontaneamente sono l’espressione della responsabilità di un popolo a fronte di una classe dirigente cieca e irresponsabile che sta affondando il Paese.
Più che con lo spirito pragmatico dei tecnici, i professori chiamati a governare senza neppure consultare la volontà popolare stanno affrontando la crisi con la cecità propria dell’ideologia, impugnando i dogmi rigoristi come se questo potesse bastare a esorcizzare i demoni della crisi, della disoccupazione arrivata intorno al 10% nelle stime ufficiali e oltre in quelle reali, di 12mila aziende chiuse perché strangolate dalla carenza di credito e dalla inesistenza di politiche industriali, dell’impoverimento di massa.
Quell’esorcismo non è servito e meno che mai servirà l’odiosa introduzione dei licenziamenti facili. Quel che servirebbe, una drastico cambio di marcia e di indirizzo, una vera e nuova politica industriale, questo governo non è in grado di farlo. Prima se ne va, prima la parola torna agli elettori, prima nasce un governo che sappia affrontare la crisi senza ideologie rigoriste, meglio sarà per questo Paese.

Francesco Ferrara,
Responsabile nazionale Organizzazione
Sinistra Ecologia Libertà

Sabato 7 aprile 2012

http://www.sinistraecologialiberta.it/articoli/un-governo-accecato-dallideologia/

" CARTOLINE DAL FUTURO ":ASSEMBLEA REGIONALE PROGRAMMATICA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' UMBRIA - SCHEDE -






















" CARTOLINE DAL FUTURO ":ASSEMBLEA REGIONALE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' UMBRIA


sabato 24 marzo 2012

ARTICOLO 18: UNA CONTRORIFORMA CHE RIDUCE LE PERSONE A MERCI





Intervista a Nichi Vendola,
Presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà

di Maria Zegarelli   


Usiamo i termini giusti: questa non è una riforma, ma una controriforma».  Nichi Vendola e’ netto. Nessuna apertura di credito verso la riforma del mercato del lavoro e nessuna fiducia nel fatto che questo Parlamento riesca a migliorare il testo annunciato dal governo Monti. Per questo, ragiona, il Pd dovrebbe dire «no»
.
Vendola, ma lei non salva nulla di questa riforma?

«Chiamiamo le cose con il loro nome e smettiamola di vivere in questa specie di slittamento semantico perpetuo. Ormai c’e’ un vocabolario orwelliano che domina la Repubblica. Un tempo le riforme aprivano la strada a piu’ diritti e facevano crescere il benessere materiale delle persone, oggi si prova a chiamare riforma tutto cio’ che riduce i diritti e produce un arretramento sociale. Quella di cui parliamo e’ una controriforma del lavoro, in perfetta continuita’ con quanto fatto dal ministro Sacconi».

Ma persino la Cigl ammette che ci sono delle cose positive.

«E’ evidente che io salvo le norme contro le dimissioni in bianco e il congedo di paternita’ obbligatoria, sono cose che appartengono alla nostra battaglia. Ma in un quadro di smantellamento dei diritti rischiano di essere semplicemente uno specchietto per le allodole».

Il Pd, come le forze sociali, chiedono modifiche in Parlamento. Non crede sia una strada?

«Non e’ stato reso un buon servizio alla causa annunciando, come hanno fatto le forze che sostengono il governo, un si’ scontato ad ogni provvedimento di questo esecutivo, in questo modo si indebolisce molto la forza di un negoziato. E’ stato un errore di tutti i leader che cosi’ hanno predisposto molteplici autostrade all’avanzata dell’offensiva liberista e su questo hanno giocato con formidabile arroganza il premier Monti e con poco stile tecnico il ministro Fornero. Quello che si accinge a fare il Parlamento non e’ altro che saldare i conti con la modernità e l’Europa».

Ma anche la Cei e’ stata dura. Crede che Cisl, governo e Parlamento possano far finta di niente?

«E’ la sinistra a dover rigettare un’ idea di modernita’ che presuppone la riduzione delle persone al rango di merci. Vorrei ricordare che la modernita’ nella storia del movimento operaio italiano e’ stata rappresentata dal rifiuto della monetizzazione dei diritti. Il movimento ambientalista è nato anche dentro le fabbriche quando gli operai hanno detto no alla monetizzazione del rischio e hanno rivendicato condizioni di salubrita’ nei luoghi di lavoro. Questa idea di modernita’ che fa la spola tra Detroit e Torino, fatta di sacrifici a senso unico e di un rigore che assomiglia a un processo di sadismo sociale e’ completamente sbagliata».

Sta dicendo che dopo la riforma previdenziale, quella dell’ articolo 18 sembra accanimento?

«Esattamente, perche’ dopo la riforma delle pensioni e la riforma del lavoro, l’unica modernita’ che vedo e’ quella delle compagnie di assicurazioni che scaldano i muscoli per surrogare il vuoto di diritti sociali. Uscire dal Novecento in questo modo vuol dire fare un salto indietro, non avanti. Uso sempre la metafora vangelica: il lavoro e’ stato la pietra di scarto in un tempo lungo della storia umana, le lotte del movimento dei lavoratori lo hanno trasformato in una pietra angolare, tanto che il lavoro ha segnato le linee costituzionali delle democrazie».

Bersani, seppur molto critico con questa riforma, ha detto che non togliera’ la fiducia al governo. Sbaglia?

«Se il Pd non riesce a cambiare questa riforma la deve bocciare. La riforma del mercato del lavoro avrebbe dovuto affrontare una serie di temi cruciali per il Paese come la lotta al lavoro nero e lo smantellamento del circo feroce dei 47 contratti di lavoro precario. L’attuale precarieta’ non e’ un fenomeno meterologico ma una costruzione normativa: volevano aprire il mercato del lavoro e guardate dove siamo arrivati. Il futuro e’ diventato una minaccia per un’intera generazione anziche’ il tempo della stessa speranza. E sul tavolo restano ancora il tema di un reddito minimo e l’universalita’ degli ammortizzatori sociali».

Monti ritiene indispensabile la riforma per dare un segnale ai mercati.

«Ma secondo lei gli imprenditori stranieri non vengono in Italia perche’ c’e’ l’articolo 18? E’ una balla. Nel Sud non vengono perche’ non ci sono infrastrutture, perché c’e’ una lentezza burocratica spaventosa, una pressione fiscale altissima e il costo aggiuntivo della tassa della corruzione. Questi sono i mali da estirpare per attirare capitali e investimenti in un Paese che ormai vede bloccati gli ascensori sociali e non ha piu’ ricambio nel mondo del lavoro perche’ non c’e’ turn over».

Ma se il Pd alla fine vota Sel come si regolera’ in vista delle elezioni?

«La questione non e’ come si regolera’ Sel. Il nodo e’ come la sinistra affronta questi temi. Non puo’ usarli strumentalmente».

Restiamo in tema. A Palermo l’Idv ha mollato l’alleanza e si presenta da sola alle amministrative. Ci si può fidare di un partito cosi’?

«I nodi aggrovigliati della politica palermitana andrebbero sciolti con un dibattito molto piu’ franco. C’e stata una lotta senza quartiere nel Pd, c’e’ una spaccatura verticale rispetto alla collocazione regionale del partito di Lombardo. Sel ha atteso che la Commissione dei garanti procedesse alla validazione delle primarie e nel rispetto di 30mila elettori oggi ha un candidato che si chiama Ferrandelli. Ho amicizia e rispetto per Orlando, ma ha compiuto un errore. Tuttavia credo che si debba andare oltre perche’ il centrosinistra ha il dovere di ricomporsi per governare una città che e’ stata spolpata viva dalla destra».

Maria Zegarelli

L’Unità

Sabato 24 marzo 2012

http://www.sinistraecologialiberta.it/vetrina/una-controriforma-che-riduce-le-persone-a-merci/

NICHI VENDOLA: ARTICOLO 18 OSSESSIONE INACCETTABILE.IL RESTO E' SOLO PROPAGANDA.




E’ davvero imbarazzante l’atteggiamento del governo Monti, a fronte di un’Italia che sta vivendo una sofferenza, un disagio straordinario. Di fronte a notizie di suicidi di chi non riesce a trovare lavoro, di fronte alla disperazione di un’intera generazione di ragazzi e ragazze , assediata dalla precarietà. L’unica ossessione del governo Monti è quella di recidere il legame con la nostra cultura democratica.
Cancellare l’articolo 18, manipolarlo, deformarlo, significa semplicemente portare lo scalpo della civiltà del lavoro presso i potentati della finanza internazionale. Questo è francamente inaccettabile.
I conservatori italiani che hanno voluto questo colpo di mano stiano comunque tranquilli: la Cgil non è certo isolata nel Paese. E farà valere le ragioni di milioni di italiani, nell’interesse del futuro dell’Italia
Compito del centrosinistra in Parlamento e nelle piazza, ora, è di non lasciare solo il proprio popolo.

Nichi Vendola,
Presidente Nazionale
Sinistra Ecologia Libertà

Mercoledi 21 marzo 2012

http://www.sinistraecologialiberta.it/vetrina/art-18-ossessione-inaccettabile-il-resto-e-propaganda/

lunedì 19 marzo 2012

CARTOLINE DAL FUTURO. INNOVAZIONE, UGUAGLIANZA, SOSTENIBILITA' PER UN'UMBRIA MIGLIORE.





SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
CONFERENZA PROGRAMMATICA DELL'UMBRIA

Sabato 31 marzo 2012
Ore 9,30
Presso 100dieci ( sala convegni, caffetteria, ristorante, )
Via Alessandro Pascoli, 22/23.
PERUGIA

Programma dei lavori
(in via di definizione):

Ore 9.30 Apertura dei lavori
Ore 11.30 Sguardi sull’Umbria
Ore 12.30 Comunicazioni introduttive all’attività dei forum
Ore 13.30-15-00 Pausa pranzo
Ore 15.00-17.00 Lavori dei forum
Ore 17.00 Report dei forum
Ore 17.30 Sguardi sull’Umbria
Ore 18 Conclusioni: Gennaro Migliore, Coordinamento nazionale di Sinistra Ecologia Libertà

Per ulteriori informazioni:

Sinistra Ecologia Libertà dell'Umbria
Via Leonardo Da Vinci, 5
06121 Perugia

tel: 075.33187
E-mail: perugia@selumbria.org
Sito web: http://www.selumbria.org/

Per scaricare il documento della Conferenza programmatica di SEL Umbria:
http://www.selumbria.org/umbria/cartoline-dal-futuro-innovazione-uguaglianza-sostenibilit-unumbria-migliore

domenica 18 marzo 2012

NON TOCCATE L'ARTICOLO 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI.






Era il 22 marzo del 2002, 3 milioni di persone manifestarono a Roma contro l'attacco all'articolo 18. Da quella grande manifestazione della Cgil partì un nuovo impegno sociale da parte dei lavoratori e dei cittadini. Io ero tra quella gente. Cara Camusso non tradire quel popolo.