venerdì 28 giugno 2013

A.T.I DUE RIDUCE LA BOLLETTA DELL'ACQUA. 50 LITRI GRATIS AL GIORNO PER I COMPONENTI DELLE FAMIGLIE PIU' POVERE.





SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
CIRCOLO BELLACIAO ASSISI

Comunicato stampa

Il Circolo Bellaciao di Assisi di SEL valuta positivamente il recente provvedimento adottato dai sindaci che fanno riferimento all'A.T.I 2 e che  stanzia mezzo milione di euro per un concreto ed immediato aiuto ai cittadini in particolare difficoltà per via della crisi economica. Si tratta di un bonus acqua che prevede una riduzione della bolletta forfettaria alle famiglie che hanno un reddito inferiore a 9500 euro ed equivalente alla erogazione gratuita di 50 litri/giorno (equivalenti a 18,25 mc/anno), definito sulla base della tariffa prevista per la prima fascia di consumo, moltiplicato per il numero dei componenti il nucleo familiare. Una delibera relativa all'anno in corso e che si rivolge giustamente per il momento ai soggetti più deboli della società e che interesserà circa 30.000 utenti (anche l'A.T.I 1 dell'Umbria entro metà luglio si muoverà  probabilmente in questa direzione).

SEL prende atto che a livello regionale finalmente qualcosa si sta cominciando a fare anche rispetto ad una delle priorità avanzate nella proposta  di legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua promossa dal Forum Italiano dei Movimenti nel 2006. firmata da 406.626 donne e uomini e mai presa in considerazione dai governi Prodi, Berlusconi, Monti, Letta che si sono altenati alla guida del Paese.

Scrivevamo già allora in quella legge: "L’erogazione giornaliera per l’alimentazione e l’igiene umana, considerata diritto umano e quantitativo minimo vitale garantito è pari a 50 litri per persona. E’ gratuita e coperta dalla fiscalità generale". 

Ad Assisi in quella particolare circostanza ci fu una grande mobitazione popolare promossa dall'Associazione Peppino Impastato della Sinistra Europea, dal Circolo Primo Maggio e dal Movimento La Mongolfiera.
La raccolta delle firme fu la più rilevante dell'Umbria in rapporto alla popolazione: un risultato importante che anticipò e facilitò la successiva vittoria referendaria del 2011.

Oggi che la consapevolezza sociale sulla questione dell’acqua e dei beni comuni è sicuramente molto più diffusa di ieri, SEL Assisi intende quindi guardare con più fiducia, almeno in questa occasione, (il provvedimento dell'A.T.I 2), alla parte del bicchiere mezzo piena. Con la solita determinazione a non perdere mai di vista l'altra metà. 


Venerdi 28 giugno 2013

Alessandro Comi
E-mail: ale_comi@yahoo.it

Maurizio Tomassini 
E-mail: maurizio_tomassini@tin.it


NOTE: per informazioni sul provvedimento adottato da A.T.I 2

http://www.ati2umbria.it/  (Albo pretorio online)
http://www.umbraacque.it/mediacenter/FE/Home.aspx (modulistica e servizi)

sabato 22 giugno 2013

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA': "URGONO POLITICHE VIRTUOSE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN UMBRIA"




Sta crescendo lentamente la raccolta differenziata in Umbria, ma siamo ancora al di sotto degli obiettivi europei ed i dati della raccolta sul territorio regionale non sono uniformi.

Serve una rivisitazione del piano regionale dei rifiuti secondo la strategia “rifiuti zero”.
Siamo ancora in tempo per intraprendere concretamente questa strategia e segnare una svolta determinata verso obiettivi fin qui perseguiti svogliatamente.

Sinistra Ecologia Libertà dell’Umbria chiede ancora una volta di cambiare immediatamente direzione di marcia.

E’ urgente avviare processi di innovazione nella produzione, di sviluppare ricerca, trasferimento tecnologico per far crescere e potenziare una filiera industriale di produzione di beni e merci riciclate con materie prime raccolte in modo differenziato, per recuperare il massimo della materia possibile dai rifiuti, produrre occupazione e nuova ricchezza sociale.

Urgono iniziative concrete a livello regionale:
- per l’adozione del porta a porta su tutto il territorio regionale come unico sistema efficiente per una corretta raccolta differenziata;
- per la riduzione dei rifiuti alla fonte;
- per la realizzazione di un sistema di infrastrutture per il riciclaggio ed il riuso dei rifiuti;
- per una serie di misure ed incentivi atti a sostenere il mercato di beni provenienti da materiali riciclati.

Per raggiungere questi obiettivi rapidamente ci vogliono scelte chiare e rapide, oltre che strategie industriali (ed investimenti) coerenti tra i soggetti pubblici e privati coinvolti.

Dopo anni di impegno economico di diverse amministrazioni comunali per incrementare la raccolta differenziata, dopo anni di sforzi delle associazioni ambientaliste e di volontariato a favore della raccolta differenziata, dopo anni di comunicazione istituzionale che affermava “la differenziata migliora l’ambiente e nel tempo fa diminuire il costo della tariffa”, non si può correre il rischio di demotivare la popolazione umbra che ha ampiamente dimostrato di aver maturato in questi anni una straordinaria sensibilità a favore di una gestione dei rifiuti ambientalmente sostenibile.

Dunque: strategia “rifiuti zero” subito!

Gigi Bori,
Coordinatore regionale SEL Umbria

Sabato 22 giugno 2013

LA VIOLENZA SULLE DONNE SI COMBATTE CON LE REGOLE E SI SCONFIGGE CON IL RISPETTO


Comunicato Stampa

I  femminicidi negli ultimi mesi sono aumentati nelle cronache e in Umbria abbiamo registrato una efferata escalation negli ultimi giorni.
Gli indegni fatti di Foligno e Spello sono stati gli ultimi di una lunga serie, occorre agire concretamente perché fatti del genere non accadano più: vogliamo ribadire che la violenza maschile sulle donne non è una questione privata ma politica.
Non è un’emergenza drammatica e imprevedibile, ma un problema strutturale e radicato. Le donne vengono uccise in quanto e perché donne, subiscono discriminazioni e offese, sono vittime di violenza fisica, economica e psicologica.
In un momento in cui le risorse scarseggiano la tutela dei diritti e la lotta alla violenza sulle donne devono essere una priorità: le istituzioni, i territori e le associazioni devono poter lavorare insieme in modo coordinato con un approccio di genere contro questa continua violazione dei diritti umani.
Ogni azione posta in essere deve essere reale e concreta, non servono promesse, invece è necessaria una fattuale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: se non viene adeguatamente finanziata nessuna legge contro la violenza sulle donne potrà produrre un risultato concreto, senza fondi nessuna azione potrà avere un effetto reale.
Le Istituzioni tutte devono adottare politiche attive, coerenti e coordinate per prevenire la violenza sulle donne, devono promuovere una nuova cultura delle relazioni tra uomini e donne ed azioni decise per assicurare un’adeguata formazione rivolta alle forze dell’ordine, ai servizi sanitari e socio sanitari e a tutti i servizi territoriali, al sistema educativo, alla magistratura ed all’avvocatura. Serviranno atti e politiche più incisive di prevenzione e sensibilizzazione culturale, attraverso la creazione di reti locali competenti.
La violenza sulle donne si combatte con la legge e le regole e si sconfigge con l'educazione e il rispetto.

Elena Bistocchi,
Coordinamento Regionale SEL Umbria,
responsabile Associazionismo, integrazione e movimenti

Giovedi 20 giugno 2013

giovedì 6 giugno 2013

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' UMBRIA: "L'INTERVENTO DELLE FORZE DELL'ORDINE A TERNI VENGA VALUTATO IN TUTTA LA SUA GRAVITA' INDIVIDUANDO ANCHE EVENTUALI RESPONSABILITA'".




“La crisi alimenta un clima pesante. C’è forse qualcuno che vuole farlo degenerare?. In una situazione nella quale i Governi italiani,continuando nelle politiche di austerità, non riescono a trovare soluzioni alle crisi industriali più gravi, è semplicemente vergognoso accanirsi contro chi rischia ogni giorno di perdere, con il  posto di lavoro, il proprio futuro.
Quello che è accaduto alla manifestazione sindacale di Terni, che aveva l’appoggio unitario delle istituzioni locali, dei partiti e alla quale partecipavano anche parlamentari della Repubblica, è intollerabile ed inquietante. Sel nel dichiarare la propria condanna per l’accaduto, la sua totale solidarietà con il sindaco di Terni Di Girolamo, vittima, anche lui, delle violenze della polizia, e con i manifestanti brutalmente manganellati, invita tutte le forze democratiche ad intervenire, in tutte le sedi deputate.,  a cominciare dal Ministero degli Interni, Sel fa appello quindi, in primo luogo,  al Sottosegretario agli interni, l’umbro Giampiero Bocci, che conosce benissimo le ragioni e la storia degli operai e delle maestranze della Terni, perché l’operato delle forze dell’ordine venga valutato in tutta la sua gravità, individuando anche eventuali responsabilità,  Perché il peso della crisi non venga scaricato, non solo sul piano economico, su tutti quelli che difendono la loro dignità e il loro lavoro”.

Gigi Bori
Coordinatore Regionale Umbria
di Sinistra Ecologia Libertà

Mercoledi 5 giugno 2013

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' UMBRIA: " PROPOSTA PER UN PIANO ABITATIVO PUBBLICO A SOSTEGNO DELLE PERSONE IN DIFFICOLTA'. LA REGIONE CHE INTENDE FARE ? "




Comunicato stampa

Le condizione di povertà e di disagio si stanno trasferendo dalle fasce deboli della popolazione a quelle del ceto medio precarizzato dalla crisi. La riduzione del reddito sta mettendo a rischio ogni giorno di più la garanzia di un alloggio stabile per molte persone e molte famiglie. Si va dalla  difficoltà a pagare i mutui a quella di pagare gli affitti. Di fronte a questa situazione la Regione Umbria persiste nel colpevole ritardo dell’emissione del nuovo bando di assegnazione delle case popolari.  Siamo ad un ritardo storico ancor più aggravato dalle pesanti ombre di discriminazione per i cittadini extracomunitari per i quali si sarebbe voluto richiedere un periodo minimo di residenza nel territorio umbro che andasse oltre gli otto anni. Nell’attesa dell’uscita del bando sono sempre di meno le politiche e le risorse  a sostegno dell’emergenza abitativa e non sembra individuabile un canale preferenziale che accompagni le persone accolte dai Comuni in emergenza abitativa verso l’assegnazione della casa popolare.
Nell’attesa che il bando  esca e diventi operativo, crediamo sarebbe urgente individuare un piano di sostegno alle politiche abitative di carattere innovativo, che superi la strana politica dell’erogazione di risorse a fondo perduto che raggiungono poche coppie e che meglio potrebbero essere sostituite con politiche di erogazione di garanzie e fideiussioni pubbliche. I fondi dovrebbero essere meglio destinati all’adeguamento delle case pubbliche ed ATER disabitate, in attesa di essere messe a norma ed assegnate; al recupero di beni pubblici in disuso attraverso il coinvolgimento di fondazioni, scuole di formazione professionale, volontariato, da assegnare  poi con forme sperimentali di affitto calmierato per case concesse in coabitazione a  giovani, studenti, precari, anziani, ecc… Potrebbero essere politiche intelligenti per far rivivere e rianimare i centri storici disabitati o abbandonati.
Quanto dovranno ancora attendere i cittadini umbri per vedere il nuovo bando per le case popolari? Quali politiche creative ed efficaci intende mettere in campo la Regione per sostenere le persone in difficoltà alloggiativa?

SEL Umbria

Sabato 1 giugno 2013